Nuova Riveduta:

Neemia 5:14

Disinteresse di Neemia
At 20:33-35
«Dal giorno in cui venni nominato governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, per dodici anni, né io né i miei fratelli godemmo del compenso assegnato al governatore.

C.E.I.:

Neemia 5:14

Di più, da quando il re mi aveva stabilito loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, durante dodici anni, né io né i miei fratelli mangiammo la provvista assegnata al governatore.

Nuova Diodati:

Neemia 5:14

L'esempio altruista di Nehemia
Inoltre dal giorno in cui fui designato ad essere loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, per dodici anni, io e i miei fratelli non mangiammo della provvigione del governatore.

Riveduta 2020:

Neemia 5:14

Inoltre, dal giorno che il re mi stabilì loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, durante dodici anni, io e i miei fratelli non mangiammo della provvigione assegnata al governatore.

La Parola è Vita:

Neemia 5:14

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Neemia 5:14

Di più, dal giorno che il re mi stabilì loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, durante dodici anni, io e i miei fratelli non mangiammo della provvisione assegnata al governatore.

Ricciotti:

Neemia 5:14

Da quel giorno nel quale il re m'aveva nominato governatore della terra di Giuda, cioè dall'anno venti all'anno trentadue del regno d'Artaserse, in quei dodici anni, nè io nè i miei fratelli ci approfittammo delle cibarie dovute ai governatori.

Tintori:

Neemia 5:14

Io poi dal giorno in cui il re mi fece governatore del paese di Giuda, dall'anno ventesimo fino al trentaduesimo del re Artaserse, per dodici anni, coi miei fratelli, non mangiai delle provvisioni dovute ai governatori,

Martini:

Neemia 5:14

E dal giorno, in cui il re mi aveva ordinato, ch'io governassi il paese di Giuda, dall'anno vigesimo sino al trentesimo secondo del re Artaserse, per dodici anni, e io, e i miei fratelli non mangiammo delle vettovaglie, che eran dovute ai governatori.

Diodati:

Neemia 5:14

Eziandio dal dì che il re mi ordinò per esser lor governatore nel paese di Giuda, cioè, dall'anno ventesimo del re Artaserse, fino all'anno trentaduesimo, che son dodici anni, io ed i miei fratelli non mangiammo della provvisione assegnata al governatore.

Commentario abbreviato:

Neemia 5:14

Versetti 14-19

Chi teme veramente Dio, non oserà fare nulla di crudele o ingiusto. Tutti coloro che occupano posti pubblici ricordino che sono collocati lì per fare del bene, non per arricchirsi. Neemia lo cita a Dio nella preghiera, non come se avesse meritato un qualche favore da parte di Dio, ma per dimostrare che dipendeva solo da Dio, che gli avrebbe restituito ciò che aveva perduto e che aveva messo da parte per il suo onore. Neemia evidentemente parlava e agiva come uno che sapeva di essere un peccatore. Non intendeva reclamare una ricompensa come un debito, ma nel modo in cui il Signore ricompensa una tazza di acqua fredda data a un discepolo per amor suo. Il timore e l'amore di Dio nel cuore e il vero amore per i fratelli porteranno a ogni opera buona. Queste sono le prove della fede giustificante e il nostro Dio riconciliato considererà le persone di questo tipo come buone, in base a tutto ciò che hanno fatto per il suo popolo.

Riferimenti incrociati:

Neemia 5:14

Ne 2:1; 13:6
1Co 9:4-15,18; 2Te 3:8,9
Esd 4:13,14; Rom 13:6,7

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